LA STORIA DEL MUSEO DI GEOGRAFIA

 

L’Università di Padova è stata pioniera per gli studi geografici in Europa. Già nel 1745 infatti vi fu creata una cattedra di Scienze nautiche e geografia, nel quadro di un progetto che voleva modernizzare lo Studio di Padova (così si chiamava allora). Anche se il professore incaricato, Gian Rinaldo Carli Rubbi, rinunciò dopo solo 4 anni per motivi di famiglia, il pur breve esperimento segnò l’inizio di una lunga tradizione. L’insegnamento di Geografia fu ripristinato in epoca Asburgica, nel 1855, nel quadro di una serie di riforme che volevano assicurare ai Licei-ginnasi dell’Impero insegnanti più preparati. L’incaricato questa volta fu l’abate Francesco Nardi, ordinario di diritto canonico ma esperto anche di geografia e statistica, che però a sua volta dovette abbandonare il posto dopo soli tre anni. Datano a questi anni le più antiche carte murali della collezione del museo, preziosi sussidi per l’insegnamento della Geografia a tutti i livelli. Nel 1867 riappare un corso di Geografia, tenuto dal libero docente Giuseppe Dalla Vedova, che, nato a Padova, aveva studiato all’Università di Vienna. Proprio a lui fu affidata, nel 1872, la prima cattedra ufficiale di Geografia, che nel 1878 passò all’udinese Giovanni Marinelli. Attraverso Dalla Vedova e Marinelli, passati il primo a Roma e il secondo a Firenze, la loro idea di geografia rinnovata dal contatto coi maestri di lingua tedesca si diffonde nel resto d’Italia. Il corredo materiale che accompagnò le loro ricerche e la loro attività didattica, cui si aggiungerà nel tempo quello legato a Giuseppe Pennesi, Roberto Almagià, Arrigo Lorenzi, ai geografi fisici Luigi De Marchi e Bruno Castiglioni e ancora, dopo la Seconda Guerra Mondiale, a Giuseppe Morandini e ai suoi allievi, è l’eredità che il Museo di Geografia ha raccolto e ha l’importante responsabilità di valorizzare e condividere con il suo pubblico. Si tratta di globi, plastici, atlanti, carte e strumenti, a cui si aggiunge un patrimonio intangibile, fatto di pratiche e memorie, cui il museo cerca di dare voce e spazio.Il museo ha la sua sede a Palazzo Wollemborg, casa natale dell’economista Leone Wollemborg, fondatore delle Casse Rurali Italiane. Nel 1966 i suoi eredi donarono il Palazzo all’Università di Padova, che dal 1972 ne ha fatto la sede di quello che presto sarebbe divenuto il Dipartimento di Geografia “Giuseppe Morandini” (1984-2011). Dal 2012 il palazzo è sede della Sezione di Geografia del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità (DiSSGeA). Proprio la fine dell’esperienza del Dipartimento di Geografia, nel 2011, ha dato il via al progetto che ha portato alla nascita del Museo di Geografia il 4 dicembre 2019. Per un’immersione ancora più profonda nella nostra storia, consulta il libro sfogliabile “Esplora, Misura, Racconta“, che racconta in dettaglio la storia del Museo di Geografia, partendo dalle origini, per arrivare a spiegare come sono state concepite e realizzate le singole sale. Vieni a scoprire la ricca storia del Museo di Geografia, un viaggio attraverso il tempo e la scienza nel cuore di Padova.

MUSEO DI GEOGRAFIA

Via del Santo, 26 – 35123 Padova
Front-office: +39 049 827 4072
Mail: museo.geografia@unipd.it

Prenotazioni
Tel: +39 049 827 3939

Mail: prenotazioni.musei@unipd.it