TESORI DI GESSO
La collezione di plastici del Museo di Geografia.
Il Museo di Geografia dell’Università di Padova custodisce una delle più ricche collezioni italiane di plastici in gesso. Questa preziosa raccolta comprende 26 pezzi, realizzati per lo più tra 1890 e 1920. Questo periodo rappresenta l’apice nella storia di questa particolare forma di rappresentazione cartografica, per la fervente attività di rilievo topografico e geologico che lo caratterizzava, unita al crescente interesse per strumenti didattici innovativi in ambito geografico.
Tra i principali plasticisti rappresentati spiccano i nomi degli italiani Claudio Cherubini, Domenico Locchi e Amedeo Aureli, mentre tra gli autori stranieri dobbiamo certamente menzionare Charles Perron e il suo Plastico delle Alpi Svizzere secondo la curvatura terrestre: si tratta di uno dei 4 esemplari noti di ciò che resta del sogno del geografo Elisée Reclus, quello cioè di realizzare un globo a rilievo in scala 1:100.000 per l’Expo di Parigi del 1900.
Di grande interesse e perfettamente conservati sono anche i due plastici militari del Montello e dell’Altopiano di Asiago giunti in dono all’Università dopo la Grande Guerra.
La collezione si è recentemente arricchita di sei esemplari in deposito temporaneo dalle collezioni di Geologia: di essi, le affascinanti rappresentazioni geognostiche del Vesuvio (1849) e dell’Etna (1867), realizzate dal conservatore del Museo di Storia naturale di Berlino Thomas Dickert, si possono già ammirare lungo la Galleria dei plastici.